Toscana, alla scoperta della sua antica tradizione termale fra culti, miti e natura meravigliosa
di Redazione
16/12/2025
Quando si parla della Toscana, fra le prime immagini che si materializzano nei pensieri ci sono quadri come quelli del Botticelli, per non parlare degli scenari naturali impareggiabili e delle delizie gastronomiche.
Un aspetto di questa meravigliosa Regione che non sempre si approfondisce come merita riguarda la sua tradizione termale, antichissima e profondamente legata alla civiltà etrusca.
Etruschi in Toscana: il culto dell'acqua
L'acqua, come ben si sa, è necessaria per la vita. Sono numerosi i popoli che, nel corso dei secoli, l'hanno resa oggetto di venerazione.
Tra questi rientrano gli Etruschi, la cui civiltà, ancora oggi, è in parte avvolta dal mistero. Come evidenziato da alcune delle testimonianze giunte fino a noi oggi relative a questo popolo, le peculiarità dell'entroterra toscano hanno senza dubbio contribuito al sorgere di narrazioni entrate poi nel mito.
Parliamo di paesaggi davvero suggestivi dove, tra fonti che lambiscono il suolo e verdi colline, la fantasia umana non può che correre.
Particolarmente interessante quando si parla di culto delle acque ai tempi della civiltà etrusca è il mito che lega a Eracle le origini del lago di Vico.
Il figlio di Zeus e Alcmena, profondamente offeso dal comportamento degli abitanti dei Monti Cimini, avrebbe manifestato la sua ira lanciando una spada che solo lui era in grado di estrarre e provocando in questo modo la creazione della fonte da cui successivamente sarebbe nato il Lago di Vico.
Un'altra divinità con un legame profondo con il culto delle acque ai tempi degli Etruschi era Nettuno. In generale, di testimonianze letterarie non ce ne sono: non mancano, però, quelle archeologiche.
Da citare assolutamente a tal proposito sono i doni votivi ritrovati nel Lago degli Idoli, situato nelle vicinanze del Monte Falterona.
I luoghi più affascinanti per immergersi nella tradizione termale toscana
Immergersi nella tradizione termale toscana vuol dire lasciarsi incantare da luoghi di grande fascino dove, fra natura incontaminata e antiche vestigia di necropoli, si vive costantemente quella sinergia speciale tra potenza della natura e della storia, grazie alle tracce di chi, nell'antichità, ha provato in diversi modi a comprendere la meraviglia della madre terra.
Tra i luoghi che più esemplificano questa meraviglia troviamo le terme di Saturnia, già più che note ai tempi degli Etruschi.
Ai loro tempi, l'area che oggi occupano era nota con il nome di Aurinia. Sono stati i Romani a darle l'appellativo con cui è attualmente nota, ovviamente in onore del dio Saturno.
Per chi vuole toccare con mano la magia delle fonti termali toscane, ma in un contesto diverso da Saturnia in quanto non toccato dai flussi turistici di massa, un valido punto di riferimento è Venturina Terme.
Qui ci si deve assolutamente concedere un po' di relax nel Calidario, una vasca all'aperto, per la precisione in mezzo a un prato, dove scorre l'acqua di una fonte antichissima, caratterizzata da una temperatura costante di circa 36,5°C (se ti interessa approfondire, qui troverai più info su Venturina Terme e sulle bellezze che si possono ammirare nei dintorni).
Non solo stazioni termali: l'incanto della Grotta Giusti
Parlare del culto antico delle acque in Toscana e delle sorgenti di questa Regione vuol dire chiamare in causa un luogo il cui incanto è indiscutibile: stiamo parlando della Grotta Giusti, che si trova a Monsummano Terme.
Scoperta per caso nel 1849 nel corso dei lavori legati a una cava in calce, è caratterizzata dalla presenza di un laghetto le cui acque hanno proprietà terapeutiche (ai tempi, uno degli operai della cava avvertì subito sollievo dai dolori articolari di cui soffriva).
La grotta è stata definita l'ottava meraviglia del mondo dal musicista Giuseppe Verdi, frequentatore abituale della zona.
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