Tutti sognano, un giorno, di poter allestire il proprio giardino dei sogni all’esterno di casa. Un’opportunità, questa, che oggi è alla portata di molti e che permette di realizzare un grande obiettivo di vita. Evadere dallo stress della routine risulta sempre più facile quando, a casa, si ha a disposizione un’area verde privata nella quale trovare ristoro insieme ai propri affetti.
I vantaggi di possedere un giardino sono molti e si presentano, soprattutto, in primavera e in estate. Con l’arrivo del caldo, infatti, avere uno spazio all’aperto diventa una vera e propria salvezza, rendendo possibile, a seconda delle dimensioni e del budget a disposizione, diverse possibilità: dal barbecue tra amici e familiari alle feste in piscina, fino ad arrivare a romantiche cene intime con la propria dolce metà.
In fase di allestimento, sono diversi gli stili che è possibile considerare per il proprio futuro giardino e, tra i più gettonati, spicca sicuramente quello all’inglese. Trattasi di uno spazio suddiviso con grande attenzione, nel quale sarà possibile ricreare diversi ambienti, collegati tra loro da sottili somiglianze. Scopriamo di seguito tutto ciò che c’è da sapere al riguardo.
Cos’è un giardino inglese
Il suo concept fu sviluppato nel corso del XVIII Secolo, periodo storico contraddistinto dalla libertà del pensiero umano, riflessasi in diversi ambiti. Nel giardinaggio, come nell’architettura si assistette, ad esempio, all’abbandono delle forme canoniche della geometria per definire lo spazio. Il giardino all’inglese si progetta sulla base di accostamenti di elementi naturali ed artificiali, al fine di creare un paesaggio in grado di palesarsi gradualmente innanzi a chi lo visita.
Vista l’assenza geometrica che lo definisce, la peculiarità principale del giardino all’inglese risiede proprio nella mancanza di una visione d’insieme completa, rendendo possibile la scoperta di ogni angolo che lo compone solo attraverso la passeggiata. Trattasi, tra l’altro, della principale differenza tra il giardino all’inglese e quello all’italiana, dove gli spazi sono suddivisi geometricamente attraverso siepi, filari di alberi ed elementi architettonici.
I migliori consigli su come fare un giardino all’inglese
La progettazione è la fase fondamentale nell’allestimento di un giardino, a prescindere dallo stile che si sceglie di seguire. Una volta definito lo spazio di cui si dispone, dunque, sarà fondamentale munirsi degli attrezzi adeguati, come i potatori a batteria Stihl che, tra le altre cose, contribuiranno alla pulizia visiva del luogo.
Per un giardino inglese si necessiterà di una zona d’ombra atta al riposo nei giorni di caldo estivo, un prato relativamente esteso, un pergolato profumato, una siepe di piante di bosso, un angolo che ospiti tavoli e sedie, dei cipressi, dei sentieri lungo cui passeggiare, una bordura mista ombreggiata e una soleggiata, degli arbusti fioriti e degli orti in vasca.
Se ben tenuti, infatti, questi ultimi non stonano con l’armonia del contesto, dando un tocco estetico maggiore e, soprattutto, rendendo il giardino inglese utile sotto diversi punti di vista. Il giardino inglese dovrebbe essere progettato su due passeggiate opposte, al fine di dare due visuali differenti quando lo si attraversa.
Le aiuole fiorite ricoprono un ruolo fondamentale nei giardini inglesi. C’è chi preferisce giardini discreti e chi, invece, predilige forti impatti di colore. Nel primo caso, le piante perenni in fioritura si riveleranno perfette, mentre nelle seconde, sarà opportuno scegliere piante dalle fioriture più tenui, unite ad arbusti e fiori mediterranei.
Sarà possibile ombreggiare l’area con degli arbusti più alti, mentre l’orto potrà essere realizzato con delle vasche naturali costituite da rami intrecciati. Generalmente, si opta per il salice. In ogni caso, sarà opportuno non soffocare gli spazi e, quindi, valutarne con attenzione l’allestimento, al fine di creare un’area libera e non ostruita.